Due scene e un interludio per soprano, baritono, voce di Rilevatore ISTAT e gruppo strumentale
Libretto di Sandro Cappelletto

Patrizia Zanardi, Lei - Roberto Abbondanza, Lui - Rilevatore Istat, Massimo Venturiello
Gruppo strumentale del Teatro Massimo di Palermo – Direttore, Fabio Maestri


Dannata epicurea affronta, con i toni della commedia forse troppo dimenticati dal teatro musicale degli ultimi tempi, il secolare tema della coppia: una coppia tipicamente odierna, irregolare, clandestina, nata in ambiente di lavoro - un'azienda 'rampante' e dinamica - e fotografata nei due momenti chiave della sua parabola, l'inizio della relazione e il momento della sua probabile fine, dopo un faccia a faccia notturno che ha tutta l'aria di una resa dei conti. Questi due momenti - le due scene - sono collegati tra di loro da un interludio strumentale lungo il quale scorrono immagini di coppie famose ed irrequiete che hanno popolato le cronache rosa del recente passato, quasi a voler suggerire le mille inclinazioni possibili che la nostra storia può aver preso tra il suo inizio e la sua fine. Un dialogo dai toni smaccatamente colloquiali non è il solo elemento di forte attualità dell'opera: fondamentale è anche la presenza 'fuori scena' (cioè non partecipante direttamente all'azione) di una figura tipica dei nostri giorni, quella di un rilevatore dell'ISTAT, che quotidianamente risponde alla nostra voracità di informazioni sulla società in cui viviamo. Personaggio enigmatico, prima distaccato, freddo, poi vieppiù interessato dalla vicenda dei due protagonisti fino a mettere a nudo le proprie, private nevrosi, il rilevatore è un po' come un diaframma tra il pubblico e la scena, osservatore a sua volta 'osservato'.


Dannata epicurea is a chamber-opera telling a story of our present times, a story of love, an unofficial, clandestine love, born in an office, a modern and dynamic management. The two lovers are described in two different situations: in the first scene, the beginning of their relationship, the falling in love; in the second scene, the probable end of the relationship, after a furious nocturnal dispute. These two scenes are connected by an instrumental interlude, during which the public can see some images of many famous lovers protagonistes of stormy stories, as a suggestion about the thousand ways that our story could have run between his beginning and his end. But a third character –so typical of our society - is very important: it’s a figure ‘out of stage’, not directly involved in the story, but looking at it as an external observator. He is an employed of the National Institute of Statistics, one of the men that every day gives us the enormous number of informations we like to know about our life. It is an enigmatic character, initially detached, cold, and later more and more interested to the love story he’s analysing, and finally putting out his personal, private neurotic problems. He is like a bridge between the stage and the public, an observer observed himself:


Scena settima

Homo:
Ho l'angoscia di dirti addio. Allora,
sai, capisco che t'amo.

Foemina:
Però a dormire vai a casa tua.

Homo (gioca tutte le sue carte):
Dormire, tesoro,
a lungo, vicino a te,
questa notte cullami.
Ninnami, non pretendo di più.

Foemina (affettuosa):
Dormi, dormi qui,
dormi che passa.
Vuoi dormire?
Dormi, ometto mio.

Homo: Dormo? Tesoro, dormo?

Foemina: Dormi.

Homo: Dormo davvero.

Foemina: Davvero.

Homo: Mi tolgo la camicia e dormo?

Foemina: E dormi, ma dormi, dormi.

Rilevatore Istat (infilandosi fra le voci, con discrezione): Corrono, i tempi corrono così in fretta che se mi fermo un istante non li vedo più. Li inseguo, li afferro, ma già mi sfarfallano via, mi scappano dalle mani. La mia scienza barcolla, vacilla. (quasi sottovoce) Devo pertanto ancora una volta ammettere, signori, che esistono più cose fra cielo e terra di quante ne preveda un censimento. Di più, molte di più.

(durante l'ultimo intervento del Rilevatore intervengono, sbarazzine, anche le due voci che si palleggiano queste parole:)

Homo/Foemina: Dannata epicurea - Dannato epicureo – Eri rea – Eri reo – Dannati epicurei - Mi piacevi così – Era bello così - Ancora - Davvero - Ridillo - Ma adesso dormi - Quanto durerà? Chissà - Dormi - Dormo - E' tardi - E domani? - Rea, reo, rei – Dormi!

Fine dell’opera